La mostra Soundiversity. La voce della biodiversità è un percorso spazio-temporale nel mondo acustico, dai suoni primordiali prodotti da acqua, rocce e vento alle voci degli organismi viventi; dai primi sussurri e scricchiolii al frinire dei grilli, fino ai canti nascosti nelle profondità degli oceani. Un viaggio tra paesaggi sonori che mutano per effetto della storia evolutiva e della pressione esercitata dalla specie umana.
Video, immagini, reperti ed exhibit interattivi che giocano con i nostri sensi, offrendo a tutti la possibilità di guardare, ascoltare, toccare la meraviglia del mondo naturale e percepire l’importanza di proteggerla.
La perdita di biodiversità è un tema primario per il genere umano e porta con sé importanti e profondi impatti sociali, ambientali ed economici: l’analisi dei paesaggi sonori attraverso l’ecologia acustica ci aiuta ad indagare aspetti e cause della crisi degli ecosistemi e ci permette di costruire visioni applicabili al futuro prossimo.
“I paesaggi sonori non solo ci trasmettono piacevoli sensazioni avvolgendoci con suoni continuamente mutevoli, caratteristici e riconoscibili, ma rappresentano le caratteristiche, la biodiversità e la ricchezza degli ecosistemi che ci circondano” (Gianni Pavan, naturalista studioso di bioacustica)
I canti degli uccelli, la voce delle balene, i cori dei grilli ci invitano all’ascolto e toccano le corde delle emozioni, per far vibrare la nostra coscienza e trasmettere un messaggio inequivocabile e profondo: l’urgenza di ripensare e ritrovare l’armonia tra esseri umani e natura.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il percorso della visita alla mostra è articolato in tre sezioni tematiche.
La prima sezione è dedicata ai suoni dello spazio e della Terra primordiale e alla fisica del suono.
La seconda sezione riguarda i canti e i versi degli animali, dai dinosauri ai mammiferi, dagli insetti, primordiali e attuali, agli anfibi.
La terza sezione conclude il percorso trattando le diverse componenti dei paesaggi sonori e la tematica della perdita della biodiversità.
Ogni sezione della mostra offre exhibit pensati per essere accessibili a tutti: dal punto di vista fisico, sensoriale e intellettivo.
La mostra è visitabile dal 8 febbraio 2025 al 26 ottobre 2025 presso il Museo di Storia Naturale e Archeologia G. Zannato di Montecchio Maggiore (VI) e dal 15 novembre 2025 al 28 giugno 2026 presso il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna (TV).



