Il Buso della Rana è la grotta più grande del Veneto ed una delle più estese d’Italia, con quasi 40 km di sviluppo totale (considerando l’intero complesso Rana-Pissatèla).
La cavità si sviluppa sotto l’Altopiano del Faedo-Casaron ed è formata da molti rami attivi come laghetti, camini, marmitte, sifoni e concrezioni che convogliano l’acqua proveniente dal sovrastante altopiano carsico facendola defluire nel Rio Rana, che sgorga all’ingresso della grotta.
All’interno sono stati rinvenuti diversi reperti (ad esempio denti di squalo) che hanno aiutato a ricostruire il paleoambiente marino, che vi si trovava tra i 34 ed i 37 milioni di anni fa, tipico dell’area del Priaboniano.
Il sito è parte della Rete Natura 2000, ovvero un sistema europeo volto a tutelare aree di notevole importanza per la presenza di fauna e flora, e con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità.
L’escursione prende avvio dall’ingresso monumentale che si apre alla base di un’ampia parete rocciosa e prosegue lungo il Ramo Principale fino a raggiungere il celebre Sifone, una strettoia alta circa 40 cm da superare con un emozionante passaggio in strisciata; superato il Sifone si giunge nella Sala del Trono, che prende il nome dalla caratteristica concrezione che la domina.
Si prosegue poi con il Laghetto di Caronte, uno specchio d’acqua lungo circa 20 m, che viene attraversato con l’aiuto di un gommone, per proseguire poi, attraverso un alto corridoio, fino al Trivio e poi alla zona del Labirinto, dove è possibile toccare con mano il passaggio tra i calcari carsici e le rocce di origine vulcanica. Raggiunto il punto più interno dell’escursione, il Cameron dei Massi, una delle sale più ampie della grotta, si ritorna sui propri passi per salire di livello e raggiungere la Sala da Pranzo. Da qui, attraverso il Ramo delle Argille ed un fresco passaggio “acquatico” nel Ramo delle Marmitte, si ritorna al Trivio, da cui si riguadagna l’uscita.
Come raggiungerci
Una piccola anticipazione…
Come vestirsi
Va bene l’abbigliamento rovinato/da sporcare, una vecchia tuta da lavoro, un pile che non usi più. L’importante è essere vestiti a cipolla e poi al massimo lasciare qualche capo lungo il percorso (e riprenderlo al ritorno). Calze grosse (più spesse sono e più caldo starai anche con i piedi bagnati). Come pantaloni, se hai intimo termico è perfetto; in alternativa, qualsiasi pantalone “da montagna” o da trekking.
Per tutte le escursioni al Buso della Rana è importante avere con se un cambio completo (si, anche le mutande!).
Per quanto riguarda le calzature, va bene tutto ciò che è orientato al trekking e alla montagna o un paio di stivali. Considera che si bagneranno, per cui almeno per un giorno non potrai usarli in attesa che si asciughino. Se ce li avete, una paio di guanti leggeri e una bandana possono essere molo utili.