Giornata all’insegna della cultura e dell’avventura, nel comune di Monte di Malo!
Inizieremo con una visita al Museo Paleontologico di Priabona alla scoperta degli incredibili reperti conservati in questa struttura, che ci raccontano del passato della nostra zona, tra antichi vulcani e barriere coralline.
Si proseguirà con la ricerca di fossili nel vicino stratotipo del Priaboniano, vestendo i panni ed utilizzando gli attrezzi di un vero paleontologo per trovare nuovi reperti di animali preistorici.
Proseguiremo infine, dopo un breve spostamento, con una vista alla famosa grotta del Buso della Rana, con una breve escursione fino al celebre Sifone. Vi forniremo caschetti e torce per addentrarci nell’oscurità del sottosuolo e vivere una magnifica avventura.
EQUIPAGGIAMENTO
Per l’escursione al Buso della Rana verranno forniti caschetti e torce, mentre è necessario portare con sé vestiario adatto alle temperature in grotta (12°) e sporcabile.
Per ulteriori informazioni sull’abbigliamento potete visitare il seguente link nel nostro sito:
https://www.biosphaera.it/blog/come-vestirsi-escursione-buso-rana
Consigliati dell’acqua e un cambio completo da utilizzare al termine dell’escursione in grotta (sono presenti degli spogliatoi).
DOVE
Museo Paleontologico di Priabona, Via Pologni 16, 36030 – Monte di Malo (VI)
PROGRAMMA
- 8.45 – Ritrovo presso il Museo Paleontologico di Priabona
- 9.00 – Visita guidata al museo
- 10.30 – Ricerca di fossili presso il sito del Priaboniano
- 11.30 – Trasferimento al Buso della Rana e breve escursione in grotta
- 13.00 – Termine delle attività
CURIOSITÀ
Il nome “Buso della Rana” non deriva, come potrebbe sembrare, dal famoso anfibio, ma piuttosto da un termine della parlata cimbra, “roan”, che significa “parete rocciosa”, toponimo che nel corso dei secoli è stato storpiato, fino al nome attuale. Risalgono al tempo dei Cimbri anche le numerose fiabe e leggende con protagoniste le Anguane, che sempberebbero vivere in questa cavità.
La grotta molto vasta, che gode di uno sviluppo di 28 km circa, raccoglie l’acqua di buona parte del soprastante altipiano di Faedo e presenta numerose diramazioni, labirinti, cascate e laghetti; vi è inoltre una congiunzione con la Grotta della Pissatela, di 12 km, che amplia ulteriormente il sito.
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