Descrizione
Monti Lessini e Parco Naturale della Lessinia: vasti pascoli disseminati di bestiame, montagne dal profilo dolce e tondeggiante sormontate da piccole malghe interamente costruite con lastre di pietra, a cui si alternano profondi canyon dove crescono rigogliosi boschi selvaggi, abitati da caprioli, cervi, cinghiali e lupi.
Programma
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno
Incontro alla stazione Porta Nuova di Verona in mattinata. Incontro con il referente locale e partenza in minivan privato verso Roverè Veronese. La strada per Roverè sale dalle prime colline subito a nord di Verona, famose per il vino Valpolicella e Soave, nonchè per la coltivazione dell’ulivo, e segue una lunga dorsale adibita a pascoli per il bestiame.
Visita alla Grotta di Roverè Mille conosciuta anche come grotta del Sogno, offre un’occasione unica per osservare il mondo nascosto sotto la superficie della terra Tornati ai colori dei boschi e pascoli della superficie, in minivan raggiungiamo Camposilvano per il pranzo in un agriturismo a gestione famigliare. Qui abbiamo l’occasione per assaporare il piatto tipico per eccellenza della Lessinia: gli gnocchi di malga.
Dopo pranzo, leggero trekking (30minuti) verso la Valle delle Sfingi, luogo dove la tradizione popolare ha ambientato innumerevoli storie e leggende. Percorriamo la antica via percorsa durante le transumanze dai mandriani dalla pianura veronese e mantovana fino alle malghe dell’alta Lessinia. Il sentiero offre scorci panoramici sulla valle di Revolto, il massiccio del Carega, nonchè sulla sottostante pianura veneta.
Visita al museo geopaleontologico e al Covolo di Camposilvano, un’enorme cavità carsica che pare abbia ispirato Dante Alighieri per le Malebolge.
Sistemazione in una locanda a Velo Veronese.
Cena e pernottamento.
2° giorno
Colazione, check-out e spostamento in minivan privato verso Giazza. È un paese misterioso ed affascinante, abbarbicato su un torrente. L’influenza cimbra si nota già dal campanile che svetta su tutto il paese, con la caratteristica punta a cipolla in stile tirolese. A causa del suo isolamento geografico, Giazza è rimasto l’unico paese delle prealpi venete dove il Tauch, la parlata cimbra, è sopravissuta.
Trekking leggero tra le antiche contrade di Giazza, per osservare elementi caratteristici di architettura rurale, e segni di antichi mestieri e rilassanti sentieri tra il profumo balsamico delle abetaie.
Pranzo in paese all’Osteria Ljetzan dove conosciamo Giorgio e il padre Nello, i gestori, che, oltre ad essere cuochi sopraffini e proporre ricette della tradizione cimbra, hanno anche mantenuto vivo uno dei lavori che oggi sono stati completamente dimenticati: il carbonaio.
Dopo pranzo visita ad una Carbonaia dalla legna di faggio e al Museo della Cultura Cimbra.
Sulla via del rientro, tra Tregnago e Illasi tappa in una cantina viticola per scoprire il vino Soave.
Rientro in stazione Porta Nuova a Verona per le 18 circa.
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