La nuova mostra a Schio
Dedicata alla vita e all’opera dell’illustre imprenditore scedense
Attenzione, il 5 gennaio la visita guidata alla mostra è POSTICIPATA alle ore 17:00 per permettere la precedente visita guidata alla città delle ore 15:00
Alessandro Rossi ha rivoluzionato l’economia scledense nella seconda metà dell’ottocento, portando l’azienda di famgilia, la Lanerossi fondata dal padre nel 1817, a diventare una delle maggiori realtà produttive italiane della sua epoca.
La mostra (dal 21 Novembre al 29 Marzo 2020 a Schio, Lanificio Conte), progetto del Comune di Schio, Distretto della Scienza e Tecnologia, Confindustria Vicenza Raggruppamento Alto Vicentino e Biosphaera, restituisce un’immagine a tutto tondo dell’imprenditore, raccontando anche l’uomo, il politico e il padre di famiglia.
Il percorso espositivo proietta la narrazione storica in una nuova dimensione: pannelli illustrativi, foto d’epoca, macchinari industriali e cimeli, oltre a importanti documenti mai esposti prima, prendono vita e interagiscono con contributi multimediali in un ambiente espositivo interattivo, grazie alla presenza di didspositivi meccanici, touch screen e l’utilizzo di nuove teconologie.
Le sezioni della mostra
Sei sezioni, che si sviluppano negli spazi dell’ex Lanificio Conte
I volti di Rossi
Lungo le finestre laterali sono installate delle tende triangolari che riproducono delle foto d’epoca, mentre dal soffitto calano i pannelli che raccontano la vita pubblica di Alessandro Rossi, dall’imprenditoria alla politica.
La voce di Rossi
Sotto una campana trasparente si può ascoltare la voce registrata di un attore che legge alcune lettere di Alessandro Rossi. Una delle quali è indirizzata all’allora Presidente del Consiglio Francesco Crispi.
Contesto e territorio
Qui si trova un modello del territorio scledense realizzato con una stampante 3D. Su di esso, grazie alla tecnica del videomapping, vengono proiettate delle immagini con le posizioni di alcuni stabilimenti industriali e i principali corsi d’acqua.
L’Europa e Vivroux
Questa sezione è dedicata all’architetto belga Auguste Vivroux e ai suoi disegni originali per il progetto della Fabbrica Alta del 1862. Questi fogli sono affiancati da altri disegni tecnici, firmati da Vivroux, che permettono di confrontare il progetto scledense con quelli realizzati per altre installazioni europee. Questi documenti testimoniano il respiro internazionale del lavoro di Alessandro Rossi.
Vita privata
Qui si trovano le ricostruzioni della camera da letto, dello studio e della cucina della famiglia Rossi, così come dovevano essere all’epoca. L’allestimento è arricchito da alcuni cimeli d’epoca, raccolti grazie ad un appello pubblico promosso dal Comune di Schio, che ha visto l’adesione di una quindicina di cittadini. Questa sezione vuole restituire un ritratto intimo dell’Alessandro Rossi padre di famiglia.
La sala macchine
Qui sono esposti alcuni macchinari d’epoca, in un gioco di suoni e luci che fanno rivivere l’esperienza di una vera sala macchine